Alimentazione Consigliata

Il gatto è una piccola tigre. Un felino indipendente e abitudinario che ha, nel sangue il desiderio selvaggio di cacciare, predare i suoi pasti e difendere il proprio territorio esattamente come se fosse nella natura incontaminata.

E’ un carnivoro obbligato, ha una limitata capacità di regolare il metabolismo degli amminoacidi e quindi ne ha bisogno in grande quantità per mantenersi.

Le scatolette o cibo umido per gatti, hanno un contenuto di acqua all’incirca del 80%. Le materie prime utilizzate sono principalmente la carne e i sottoprodotti della macellazione di diversi animali. A volte possono contenere anche cereali, frutta, sali minerali, verdure, vitamine. Tutto il processo produttivo delle scatolette è sottoposto a controlli di qualità. È fondamentale leggere le etichette perché forniscono una serie di indicazioni rispondenti ad una normativa europea nelle quali vengono riportate tutte le informazioni che ne garantiscono provenienza e qualità.

I croccantini sono un alimento completo dal punto di vista nutrizionale, un pasto vero e proprio, quindi per non rischiare di portare il gatto verso l’obesità, seguire sempre le indicazioni riportate in etichetta sul dosaggio variabile in base al peso dell’animale. In genere quando si comprano le crocchette per il gatto viene dato anche un bicchiere dosatore che indica la giusta quantità di pappa da dare al gatto per non rischiare di esagerare.

La carne:
Si consiglia di dare la carne cruda, scongelata precedentemente. Le carni che si possono utilizzare senza problema sono ad esempio, il tacchino, il manzo, agnello, pollo e in generale i volatili. L’assunzione della carne cruda deve sostituire un pasto (le crocchette) non più di 3 volte a settimana (30-50 grammi). I gatti possono tollerare i carboidrati in piccole quantità. La carne è quindi un elemento fondamentale visto che include aminoacidi come taurina, acidi grassi e altre vitamine e minerali essenziali.
I sostenitori delle diete alimentari a crudo credono che la cottura della carne altera o diminuisca queste sostanze vitali.

Il latte di capra:
Il latte crudo di capra è una buona opzione, sempre somministrato in piccole dosi e con poca frequenza. Il latte di capra ha generalmente un contenuto di minerali e vitamine più elevato rispetto al latte di mucca, include un po’ di taurina e ha leggermente una quantità di lattosio più bassa. Alcuni studi hanno dimostrato che nei ratti il latte di capra è più facilmente digeribile del latte di mucca. Inoltre, consente un maggiore assorbimento di ferro e rame. L’aumento di grasso e peso nei ratti è stato migliorato grazie al latte di capra, così come i livelli di colesterolo. Si consiglia di dare il latte di capra tiepido 3-4 volte a settimana, dopo l’assunzione del pasto principale.

Le uova di quaglia:
Le uova di quaglia hanno un’ottima concentrazione di ferro, di fosforo e di zinco ma contengono più del doppio del colesterolo rispetto alle uova di gallina. Più precisamente, ogni 100 grammi di uova di quaglia contengono 844 mg di colesterolo, mentre 100 grammi di uova di gallina ne contengono 372 mg. In merito all’apporto vitaminico, le uova di quaglia contengono notevoli quantità di: molecole idrosolubili del gruppo B: tiamina (vit B1), riboflavina (vit B2), niacina (vit PP), acido pantotenico (vit B5), piridossina (vit B6), biotina (vit H o B8), vitamine liposolubili, (vit A e provitamina A o RAE), del calciferolo (vit D) e dell’alfa tocoferolo o tocotrienolo (vit E). Rispetto alle uova di gallina, quelle di quaglia hanno mediamente più vitamine del gruppo B e meno vitamine D e A. Si consiglia di dare le uova di quaglia crude 2-3 volte a settimana.